Cambiare il proprio modello per cambiare se stessi e il mondo: questo è il mio secondo suggerimento per un downshifting pratico.
L'interno della nostra mente è un luogo in cui si trascorre la vita intera, è la nostra casa, possiamo farne un paradiso in cui vivere o un inferno da sopportare.
Il legame con il passato è rappresentato dalle emozioni. Le mie emozioni appartengono al mio passato perché fanno parte delle mie esperienze. Da bambino ho voluto toccare il fuoco e mi sono scottato: ho provato dolore.
Sono legato al mio passato non al mio futuro. Del futuro non ho fatto ancora esperienza, quindi non posso averne emozioni.
Che significa avere una villa con piscina? Io non lo so!
Posso immaginarlo e sarei un sognatore, ma non dargli concretezza.
Del futuro non ho emozioni.
Tutte le mie emozioni sono basate sulle mie esperienze passate, ma per il principio di continuità, continuerò a pensare al mio passato che sarà il mio futuro. Questa è la continuità (newtoniana).
La percezione è continua, ma la realtà non lo è. Ho la mia personalità che non è il DNA. Se nella mia infanzia ho avuto una madre cattiva che mi ha abbandonato in un cassonetto, puoi giustamente pensare che la mia personalità ne abbia sofferto. Se sono diventato psicopatico, dove sarà la causa? Nel DNA? o nel mio modello di realtà?
Persone, luoghi, cose, eventi, tempi.
E' possibile un cambiamento di modello? La fisica quantistica dice di si, ma il tessuto psicologico in concreto ce lo impedisce nella realtà. C'é una legge che dice: si può fare!
A chi tocca farlo? Alla legge? NO! a chi allora? A Noi, per noi stessi.
La meccanica classica ragiona in termini di causa e di effetto. Se lascio cadere la matita che cosa accade? C'è un effetto e c'è una causa. Mi domando a parità di causa avrò sempre lo stesso effetto?
Ciò si chiama prevedibilità, continuità! Ciò implica che prevede il tempo che va, c'é un prima e c'é un dopo.
Che cosa viene prima? La causa
Che cosa viene dopo? L'effetto
questo si chiama principio di causalità, poi c'è il principio di sincronicità che afferma: il comportamento della realtà non avviene in termini di sequenze temporali, prima e dopo, ma in funzione della loro contemporaneità. Prima e dopo coincidono, causa ed effetto si creano nello stesso momento, pensiamo in termini di meccanica classica, ma la realtà è sincronica.
Vuoi stare male? Per stare male devi aver creato una causa. Se hai come effetto il mal di stomaco, significa che hai creato la causa per la quale ti è venuto la nausea. La sincronicità non prevede il tempo. La soluzione è data dalla personalità stessa, solo un atto intenzionale e consapevole può darci la soluzione.
Nella meccanica classica c'è prima la causa e poi l'effetto, nella quantistica avviene il contrario, solo in apparenza c'è un effetto e poi la causa.
Nella mia realtà continua, c'è una causa che determina un effetto. Ne traggo un'esperienza e quindi....un'emozione. Voglio cambiare la mia realtà? Che cosa devo creare prima? La causa o l'effetto? La risposta è l'effetto. Se mi dico: io sono sano, creo l'effetto!
Quale dei due aspetti mi interessa? La causa o l'effetto? E' più importante per me essere ricco o come diventare ricco? Il focus non deve essere posto sul come diventare ricco, ma sul io sono ricco. La causa è di pertinenza.
Della coscienza primaria non è il mio ego ad occuparsene, se voglio toccare la spalliera di una sedia devo focalizzarmi sul come toccarla? No, vado e la tocco.
Non conosco la causa che mi porta a realizzare: io sono sano, io sono ricco, io sono capace.
Non la conoscerò mai, è troppo complessa per il mio cervello cognitivo, se devo focalizzarmi su come arrivare sull'obiettivo non lo raggiungerò mai! Devo focalizzarmi soltanto sull'effetto.
Chiedi e ti sarà dato! Credici è vero!
Tornerò a testimoniare personalmente la mia metodologia al downshifting fra 7 giorni.
Transire placet
Video ideato e realizzato da Alberto Lori, che ringrazio per avermi permesso di riutilizzarlo
http://www.youtube.com/user/albertolori24
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