lunedì 23 aprile 2012

Downshifting pratico 2: chiedi e ti sarà dato



Cambiare il proprio modello per cambiare se stessi e il mondo: questo è il mio secondo suggerimento per un downshifting pratico.

L'interno della nostra mente è un luogo in cui si trascorre la vita intera, è la nostra casa, possiamo farne un paradiso in cui vivere o un inferno da sopportare.



Il legame con il passato è rappresentato dalle emozioni. Le mie emozioni appartengono al mio passato perché fanno parte delle mie esperienze. Da bambino ho voluto toccare il fuoco e mi sono scottato: ho provato dolore.
Sono legato al mio passato non al mio futuro. Del futuro non ho fatto ancora esperienza, quindi non posso averne emozioni.
Che significa avere una villa con piscina? Io non lo so!
Posso immaginarlo e sarei un sognatore, ma non dargli concretezza. 
Del futuro non ho emozioni.
Tutte le mie emozioni sono basate sulle mie esperienze passate, ma per il principio di continuità, continuerò a pensare al mio passato che sarà il mio futuro. Questa è la continuità (newtoniana).
La percezione è continua, ma la realtà non lo è. Ho la mia personalità che non è il DNA. Se nella mia infanzia ho avuto una madre cattiva che mi ha abbandonato in un cassonetto, puoi giustamente pensare che la mia personalità ne abbia sofferto. Se sono diventato psicopatico, dove sarà la causa? Nel DNA? o nel mio modello di realtà?
Persone, luoghi, cose, eventi, tempi.
E' possibile un cambiamento di modello? La fisica quantistica dice di si, ma il tessuto psicologico in concreto ce lo impedisce nella realtà. C'é una legge che dice: si può fare!
A chi tocca farlo? Alla legge? NO! a chi allora? A Noi, per noi stessi.
La meccanica classica ragiona in termini di causa e di effetto. Se lascio cadere la matita che cosa accade? C'è un effetto e c'è una causa. Mi domando a parità di causa avrò sempre lo stesso effetto?
Ciò si chiama prevedibilità, continuità! Ciò implica che prevede il tempo che va, c'é un prima e c'é un dopo.
Che cosa viene prima? La causa
Che cosa viene dopo? L'effetto 
questo si chiama principio di causalità, poi c'è il principio di sincronicità che afferma: il comportamento della realtà non avviene in termini di sequenze temporali, prima e dopo, ma in funzione della loro contemporaneità. Prima e dopo coincidono, causa ed effetto si creano nello stesso momento, pensiamo in termini di meccanica classica, ma la realtà è sincronica. 
Vuoi stare male? Per stare male devi aver creato una causa. Se hai come effetto il mal di stomaco, significa che hai creato la causa per la quale ti è venuto la nausea. La sincronicità non prevede il tempo. La soluzione è data dalla personalità stessa, solo un atto intenzionale e consapevole può darci la soluzione.
Nella meccanica classica c'è prima la causa e poi l'effetto, nella quantistica avviene il contrario, solo in apparenza c'è un effetto e poi la causa.
Nella mia realtà continua, c'è una causa che determina un effetto. Ne traggo un'esperienza e quindi....un'emozione. Voglio cambiare la mia realtà? Che cosa devo creare prima? La causa o l'effetto? La risposta è l'effetto. Se mi dico: io sono sano, creo l'effetto!
Quale dei due aspetti mi interessa? La causa o l'effetto? E' più importante per me essere ricco o come diventare ricco? Il focus non deve essere posto sul come diventare ricco, ma sul io sono ricco. La causa è di pertinenza.
Della coscienza primaria non è il mio ego ad occuparsene, se voglio toccare la spalliera di una sedia devo focalizzarmi sul come toccarla? No, vado e la tocco.
Non conosco la causa che mi porta a realizzare: io sono sano, io sono ricco, io sono capace.
Non la conoscerò mai, è troppo complessa per il mio cervello cognitivo, se devo focalizzarmi su come arrivare sull'obiettivo non lo raggiungerò mai! Devo focalizzarmi soltanto sull'effetto.
Chiedi e ti sarà dato! Credici è vero!



Tornerò a testimoniare personalmente la mia metodologia al downshifting fra 7 giorni.

Transire placet

Video ideato e realizzato da Alberto Lori, che ringrazio per avermi permesso di riutilizzarlo
http://www.youtube.com/user/albertolori24

martedì 10 aprile 2012

Iniziativa...impulso ad iniziare cose nuove, cioé Barattoliamo


dall'ultimo post in questo mio blog, son passati ben 10 mesi.
Grazie ad un po di sano pessimismo e alla riflessione sul pensiero di Thoreau che "Le cose non cambiano, noi cambiamo" in 302 giorni ho cercato di mettere in atto una metodologia di "downshifiting" nella mia vita.
Da sempre ho inteso la metodologia quale "evoluzione (teorico-pratica) del lavoro di ricerca sulla base del metodo scientifico, accompagnandosi con «le linee interpretative che il ricercatore elabora e presenta a partire dalla propria soggettività e delle intenzioni che ha sviluppato nel corso della sua permanenza sul campo» (f.wikipedia)".
Oggi si parla molto di "downshifting" ma poi per attuare questa cosiddetta Semplicità Volontaria il più difficile è prendere l'iniziativa (si, proprio quella dell'ultimo post).
Il giorno della S. Pasqua qualcuno (una rosa arcobaleno) mi scrive "Coach! Buona Pasqua" e vivo l'impressione di star percorrendo un campo minato.... come nei cartoni animati, si gira il cartellone con la dicitura rossa "DANGER".
Cosa fare?
La strategia militare consiglia solo "lo sminamento" cioé l'apertura di un varco sufficiente al passaggio.
Un vero "coach" è un facilitatore del cambiamento, quindi testimonierò personalmente l'impulso ad iniziare cose nuove, ed oggi nella mia mail ecco l'inizio (un vero invito "downshifter"):



1. Downshifting pratico: qualità del cibo.

Venticinque secoli fa, nell'isola di Cos, in Grecia, un professore di medicina dalla lunga barba, Ippocrate, seduto all'ombra di un platano orientale sulla cima di una ridente collina, indirizzò al cerchio dei suoi discepoli un aforisma essenziale e profetico: "Il tuo nutrimento sarà la tua medicina".
Nessuno fino ad oggi ha insegnato con più eloquenza un modo di vivere sano.

Nel 1885 la Società Medica del Massachussets offriva "Un premio di 100 dollari per la migliore proposta mirante alla prevenzione e guarigione della malattia, senza utilizzazione di medicinali (chimici), che possa costituire un progresso in favore dell'umanità e della scienza medica".

Benché la soluzione mi sia arrivata solo oggi nella mail con l'invito di Anita Di Pietro, quindi tardi per essere ricompensata da quel famoso premio, sicuramente il costo dei 35 euro è il primo insegnamento di Semplicità Volontaria: qualità del cibo.

L'augurio ed il varco nel danger sarà poter leggere le ricette "downshifter" della serata nel blog www.anitadipietro.it

Tornerò a testimoniare personalmente la mia metodologia al downshifting fra 7 giorni.

Transire placet

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